sabato 27 giugno 2009

La guerra di Neda

Avevo promesso di affrontare l'argomento, anche se devo ammettere di non sapere bene nemmeno cosa pensare.
Una ragazza è morte per le sue idee politiche diverse e scomode, mentre combatteva la sua guerra.
Girando nel web si vede di tutto: da video di telegiornali che, senza il minimo tatto, propongono gli ultimi istanti di Neda, a siti e blog che considerano la morte della ragazza una montatura a fini politici. (vedi link a fondo-post)
Sono allibita, in entrambi i casi.
Il solo pensare che al mondo esista qualcuno in grado di speculare sulla morte di una ragazza fa venire i brividi. Però nessuno dice niente.
Va tutto bene, tutto ciò che si sta verificando in questi giorni è giusto, "ci stringiamo intorno alla famiglia e non dimenticheremo".
Siamo ancora noi, gli stessi che, se in tv si trasmette qualcosa di un po' più duro in prima serata, insorgono in difesa dei bambini?
Perchè nessuno (o pochi blogger) trova strano che le immagini della tragedia non siano state protette o eliminate dal web e dai telegiornali? E' forse normale che siti come YouTube, sempre pronti alla censura e al controllo, non abbiano mosso un dito per fermare il video di una ragazza che muore dissanguata?
Non voglio pensare, non voglio scoprire cosa si nasconda dietro le mie ipotesi.
Qualuque sia il motivo o lo scopo di tutto questo, è una vergogna.
Assurdo da dire e anche da pensare, spero che tu, cara Neda, sia morta davvero e ora possa riposare in pace. Perchè se così non fosse significherebbe per noi la fine della libertà di pensiero e l'inizio di una guerra più grande della tua.


Blogghete, sostiene l'idea che sia tutta una montatura: http://blogghete.blog.dada.net/post/1207097772/NEDA-NATIONAL-ENDOWMENTS-FOR-DEMOCRACY-ASSOCIATED.html
NB: sebbene io speri che si sbagli e creda che vada cercando troppe congiure in tutto, l'autore del sito fornisce prove pausibili...o no?

3 commenti:

  1. Montatura o no, quello ke è certo è ke in Iran si sta creando una situazione adatta per fare una nuova guerra ke tutti vogliono, in primis dall'iran stesso e dal suo presidente estremista ke da tempo sventolano in giro il loro potenziale bellico e attaccano ripetutamente israele per creare tensioni. Per quanto riguarda la validità delle elezioni e le conseguenti proteste, giudicare da fuori è impossibile (e forse anke da dentro) perchè ormai la nostra percezione della realtà è puramente basata sulle sensazioni visto ke le informazioni non sono più libere di circolare. Infine, per quanto riguarda la vicenda di questa ragazza, la storia ha conosciuto pantomime ben peggiori di questa costruite ad arte per arrivare a determinati scopi, quindi indignarsi è il minimo ma stupirsi è esagerato. forse se accettassimo il fatto ke i potenti non pensano al nostro bene ma ai loro portafogli,qualche meccanismo di reazione potrebbe anke scattare e qualcosa si potrebbe davvero cambiare.

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  2. Credo che ormai la maggior parte delle reti di comunicazione siano diventate "private" [-vedi Mediaset], e le notizie vengono filtrate più e più volte, magari modificandone aspetti che potrebbero nuocere all'immagine di qualcuno/qualcosa. I cittadini vengono condizionati dalle news che provengono da organizzazioni filtranti, e non riescono più a distinguere con i loro occhi ciò che è veramente accaduto. Spesso non abbiamo tempo di stare lì a capire e ricercare ogni notizia, e ci accontentiamo di sapere a grandi linee ciò che è successo. A volte però le notizie sono molto lontane dai fatti. Una specie di "1984" di G. Orwell: il "Grande Fratello" ci condiziona in tutto e per tutto, muovendoci come burattini a suo piacimento. Il problema nasce dal rendersi conto di questo fatto..
    La storia di Neda ha fatto scattare lo Stato, che l'ha usato più come pretesto per autodistruggersi.
    Le tesi discordanti dimostrano quanto le notizie di cui ci forniamo siano scarse e spesso spezzettate. Ci resta solo la guerra civile (?)

    Laura P.

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  3. "1984" è stato uno dei libri che mi hanno impressionato maggiormente e pensare di poter arrivare ad una situazione del genere (sebben ridotta ovviamente) mi spaventa.
    Il fatto è che anche volendo fare qualcosa non si sa proprio da dove partire, siamo ancora troppo piccoli e inignificanti per poter cambiare le cose.
    Intanto io continuo a scrivere, perchè finchè non arriverà qualcuno a legarmi le mani sarà la cosa migliore che potrò fare.

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