mercoledì 30 marzo 2011

Perchè dico no al nucleare

Più ci si avvicina al referendum, più ci si lascia andare a pareri ed osservazioni sull'argomento, schierandosi chi per il si, chi per il no. Quello che non sempre risulta chiaro è se davvero le persone sappiano di cosa stanno parlando, se davvero si siano informati o se, come spesso succede, parlino per sentito dire.
Ho riflettuto molto prima di scrivere, perchè sono sicura che da qualsiasi parte decida di schierarmi troverò qualcuno che mi accuserà di essere superficiale e di essere sulla via sbagliata: consapevole di ciò e del fatto che NESSUNO può approfondire l'argomento tanto da conoscerne davvero tutti i particolari, mi baserò su ciò che ho studiato, letto, su dati verificati e forse su qualche bufala non smascherata in tempo.
Lo scopo del post è creare un dibattito, momento che a parer mio in Italia non esiste: perciò ognuno si senta libero di dare la sua opinione, senza problema alcuno, nella speranza di fare insieme luce sull'argomento.

Dico no perchè:
  • nella lotta alle risorse non rinnovabili non mi sembra sensato eliminare petrolio e carbone per usufruire dell'uranio, non rinnovabile anch'esso e presente in scarsa quantità sulla Terra (disponibilità stimata tra i 46 ed i 78 anni)
  • il vantaggio dal punto di vista energetico risulterebbe essere limitato, in considerazione dei costi d'esercizio e manutenzione delle centrali.
  • gli "scarti di produzione" del nucleare, ossia le scorie ed in particolare il plutonio, sono RADIOTOSSICHE.  "La radioattività degli elementi estratti da un reattore si riduce nel tempo secondo il fenomeno naturale del dimezzamento, ma i tempi necessari a farla rientrare entro standard di accettabilità biologica per il corpo umano sono lunghi. I tempi di decadimento radioattivo variano inoltre a seconda dell'elemento, oscillando da pochi giorni a centinaia di migliaia o milioni di anni." (cit. Wikipedia: energia nucleare).
  • il costo del kW di energia nucleare è stato stimato essere superiore a quello dei tradizionali combustibili, nonchè a quello prodotto da biomasse ed eolico.
  • per l'attivazione del piano studiato per l'Italia (4 centrali di terza generazione distribuite sul territorio) e considerando i costi di manutenzione, stoccaggio e funzionamento, sono necessari centinaia di miliardi di euro: dove li prendiamo?
  • nel mondo i progetti di costruzione di centrali nucleari in corso sono molto al di sopra dei costi previsti, fino ad arrivare a costi del 300 per cento superiori rispetto alle previsioni ( vedi Greenpeace ). Di bene in meglio.
  • in un paese dove anche riparare una stupida buca nella carreggiata è un'impresa da titani, non so chi potrebbe fidarsi dei controlli di sicurezza.
  • non ha senso investire così tanti soldi sul nucleare: sarebbe meglio utilizzarli per finanziare la ricerca e lo sviluppo di alcune forme di energia rinnovabile (vedi i pannelli solari ibridi, di cui parlerò il prima possibile, ndr).
  • NON SONO una di quelle persone che hanno paura del disastro: ci siamo già dentro, ormai.
  • c'è chi dice che il governo (destra e sinistra together) abbia pensato di risanare parte dei debiti con la Francia affidando ad una sua ditta la costruzione degli impianti e accordandosi per creare una filiera condivisa. (vedi Il Corriere della Sera).
  • la costruzione di 50 nuovi reattori nel mondo non sarà sufficiente a sostituire quelli "da pensionare", che avranno cioè superato il numero di anni di esercizio imposti dalle leggi in materia di sicurezza (circa 25 anni).
  • credo che non si possa pensare di investire fondi e tempo su tecnologie già superate (III generazione), così come non ci si può affidare ai progetti di sviluppo dei nuovi impianti ( IV generazione), che presentano ancora numerose falle e non saranno pronti ai test definitivi prima del 2020.
Questi sono alcuni dei punti sui quali ho riflettuto e che ho cercato di verificare, provare, smontare. Per quanto mi sforzi di dare peso ai pochi lati positivi che riesco a trovare, i no pesano di più.
Alla luce dei risultati quindi, sono sempre più convinta. Io dico NO al nucleare.

E voi?