giovedì 30 settembre 2010

L'inizio di un nuovo viaggio

Proibirci qualche cosa è farcene venire voglia.
(Michel de Montaigne)
Ci credo, succede anche a me, più spesso di quanto si possa immaginare.
Giriamo ostinatamente intorno a qualcosa solo perchè ci è stato detto che è pericoloso, che non possiamo averlo, che non è ancora ora.

Il mio vagabondare si snoda lungo i vari portali del Politecnico di Torino, in cerca di una semplice condizione: chiarezza.
Come un'anima in pena in attesa del passaggio da Purgatorio a Paradiso, ogni giorno, da circa una settimana, clicco e riclicco quella voce "Orari Lezioni", sperando di non leggere che "sono in fase di definizione", lì, sulla mia pagina personale.
La mia stupenda ed incredibile pagina.
Ho un nuovo account di posta personale sulla piattaforma dell'ateneo (laura.venturi@studenti.polito.it), un link diretto con tutti i docenti dei corsi che frequenterò, uno spazio gratis sul server per i miei files personali ed il servizio sms che mi avviserà in tempo reale se un docente deciderà di indossare la camicia blu invece di quella bianca.
Per non parlare della smart card e del libretto.
Ho una bella foto, che non mi fa sembrare malata/drogata/addormentata, ma che mi somiglia e sorride. Ho un pallino arancione sulla scheda, che mi dà diritto a sconti e convenzioni per spettacoli al cinema, a teatro ed eventi sportivi.
Ovunque mi giri trovo nuove funzioni e possibilità. Wow.

Cosa potrei ancora volere allora, con tanta smania?
Forse solo la certezza che il mio primo anno accademico comincerà, prima o poi.
Purtroppo qualche giorno fa ho appreso con orrore che i docenti ed i ricercatori della Facoltà di Architettura (sotto cui si trova il mio corso in Design e Comunicazione Visiva, ndr) sono in sciopero, a causa dei cambiamenti progettati dal ministro Gelmini in ambito universitario.
(vedi articolo La Stampa 01/10 )

Mi fermo a riflettere prima di scrivere altre parole inutili e mi rendo conto che ormai non ho più scampo.
Ho schivato la revisione del liceo scientifico, ma non sfuggirò alla riforma universitaria.
Ora basta scappare: sono pronta.
La borsa nuova di Andy Warhol in spalla, con Marilyn colorata che mi sorride, i soliti occhiali rossi sul naso, il mio bagaglio di conoscenze da liceale e nella testa tanti progetti e apettative che non vedono l'ora si sentirsi realizzare.
Con o senza Gelmini.

3 commenti:

  1. L'unica parola che mi viene in mente è:
    A-I-U-T-O!!
    Qualcuno ci salvi da questa catastrofe (ovvero l'Università italiana)

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  2. Gli orari di quel corso escono sempre un giorno prima se non addirittura la notte prima del primo giorno di lezione...detto ciò un grandissimo in bocca al lupo...ne avrai bisogno per iniziare in questa nuova università(soprattutto in questo nuovo corso di design) sotto continue vessazioni da parte del "potere" =)

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  3. Bello il tuo blog! Lo seguirò con piacere!

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